Il benessere del sonno: il letto elettrico

Quando si parla di benessere, un ruolo di fondamentale importanza, come noto, lo riveste il riposo. Dormire bene e le ore necessarie per ritemprare corpo e mente (si stima circa 7 – 8 ore al giorno), è il primo step indispensabile per star bene con sé stessi. Un ruolo di fondamentale importanza, quindi, lo rivesta la scelta del letto, dove chiunque di noi riposa e ricarica le batterie per affrontare una nuova giornata.

Tra le varie opzioni a disposizione, una estremamente importante è costituita dai letti ortopedici elettrici, che sono in grado di offrire alcuni innegabili comfort per ogni singolo soggetto E nel prosieguo dell’articolo, quindi, cercheremo di spiegare cosa sia un letto ortopedico elettrico e fugare dubbi su come debbano essere utilizzati.

Letto ortopedico elettrico, strumento sanitario accessibile ai più

Partiamo dal primo innegabile “appeal” di un letto ortopedico elettrico: la comodità. Mediante uno o più motori elettrici, infatti, è possibile posizionare il materasso autonomamente, senza dover ricorrere all’ausilio di un terzo soggetto. Risulta di vitale importanza, quindi, per tutte le persone con ridotte capacità motorie, come anziani, disabili o persone obese, che possono trovare la miglior posizione per dormire serenamente.

Prima di addentrarci in altri aspetti, è bene smentire una falsa nomea: acquistare un letto ortopedico elettrico, non è un lusso che si possono concedere esclusivamente le persone più abbienti. Lo era, forse, un tempo, ma quanto avvenuto negli ultimi due decenni ha reso questo strumento sanitario, di rilevante importanza per un numero cospicuo di persone, accessibile alla maggior parte dei cittadini italiani.

Il costo, per quanto ovvio, varia in base alle necessità di ogni singolo soggetto. Va sottolineato, tuttavia, come l’acquisto dei letti elettrici per degenza sia agevolato da alcuni importanti bonus fiscali, come la detrazione IRPEF del 19% nella dichiarazione dei redditi e, nel caso di soggetti in possesso del certificato di invalidità fornito dall’INPS, dell’IVA agevolata del 4%.

Il primo aspetto da tenere in considerazione quando si decide di acquistare questo articolo sanitario, è il motore. I letti elettrici, infatti, sono formati da uno o più letti elettrici che consentono di posizionare il letto nella posizione ritenuta maggiormente soddisfacente e confortevole.

Cosa tenere in considerazione nella scelta di un letto elettrico

La preferenza va accordata a quei letti ortopedici che offrono un motore in grado di controllare l’emissione di decibel e il consumo energetico, per ottimizzare, al meglio, le performance di questo strumento sanitario. Questi dati, oltretutto, sono comodamente reperibili nelle singole schede tecniche di ogni singolo letto elettrico, come previsto dalla normativa vigente.

Un altro elemento “elettrico” da tenere in adeguata considerazione, è certamente il telecomando. I letti elettrici possono essere utilizzati mediante un telecomando wireless o collegato attraverso cavi. La scelta, in questo caso, varia da soggetto a soggetto, tenendo presente che la maggior parte dei modelli offre la possibilità di poter fruire di entrambe le opzioni.

Quando si acquista un letto elettrico, però, bisogna tenere in considerazione un aspetto prioritario come la larghezza. Di norma, i modelli standard, ovvero quelli che misurano 90 cm, risultano funzionali nella maggior parte dei casi. I pazienti che soffrono di particolari patologie, come ad esempio l’obesità, possono optare, però, per i modelli con una larghezza di 120 cm.

Ancor più importante, tuttavia, è un altro aspetto: il carico totale del letto elettrico, che è composto dal peso del paziente e di quello del materasso. È indispensabile, infatti, valutare quale sia la capacità di sollevamento del letto elettrico, al fine di renderlo facilmente spostabile ed utilizzabile da parte del paziente. Questo fattore, spesso, non è tenuto in adeguata considerazione, ma può incidere profondamente nella fruibilità e manutenzione di un letto elettrico.